16 dicembre, 2010

Con_TEMPO_errAnea_MENTE

Nel fondo dell'occhio un divario sentire, rumori dei gatti,  alcunché da dire...
Che ritmo ho in testa? Le frasi son corte: che sono senari?
Cos'è che mi manca? Dove vado a sondare? per poter sì far che
ritorni a destare... I gatti vogliono uscire e io mi scordo di loro
e sto  legata a questo belare... dell' animo cavo...




Com'è semplice a volte porgersi al gioco
e tornare a vibrare antichi sistemi...
In endecasillabi, cado nel canto
intorno i gatti ormai giocano in tondo

Libere van le parole a sondare
cosa si può ancora dire in mattinate
di sole e silenzio, Kikì che mi guarda
Miù Miù che mi guarda e Muriel mi impasta

Dire forse che un tempo aveano più tempo?
(dodecasillabo incombe, mi scuso)
ma un tempo i poeti aveano più tempo
anche per conti e contini da fare
senza sbagliare mai metriche strane

Il ritmo oggi è più Rap, sincopi a parte
diritto dell'Arte? seguaci a p'Arte!
abbiamo già dato, abbiamo già perso

non più tempo per giochi poetici
si va tutti dritti per liste di spesa
Market, Discount, al Mercato dell'Arte

Non c'è più tempo a fermarsi su un punto
non più tempo al respiro? ad un Mantra?
a discipline di metriche varie
al regredire di un attimo spurio

Non c'è più tempo a che il tempo si fermi
non lo si può acchiappar più per la coda
non più è tempo per  la coda di un gatto
musetti di fame, vibrisse nietzchiane

Odo il ronfare dell'ora che stanzia
remoto incedere immoto, il silenzio
invade il respiro, si ammanta al sole
sul manto di Miù disteso in eterno

che immoto  guarda al di là del vedere
oltre il suo vetro_cielo di gabbia
non sembra avvilito è Re dell'attesa
come Regina è Kikì sul mio grembo
fa da bracciolo al mio polso con penna
la odora, la studia, l'addenta
sleccazza la mano
zampetta un mio dito
ronfetta beata ad ogni a capo
che faccio
al di qua delle entrate ed uscite
ad ogni capoverso di angolo pigro
ogni rigo che incombe
rovinandomi il ritmo

Mancava ora pure un messaggio!
Il mondo riaffaccia sullo snellire del canto
la mattina si smuove
rumore frenetico d'avviso di scarica al cell
Muriel mi guarda col suo sguardo aranciato


Sestu, 8 Dicembre 2010






Sentire come un poeta (si) sente non è certamente risentir_si di ciò che scrive un poeta.
Sa, il poeta, che la mente è in un mondo che sfalda "al di qua delle entrate ed uscite/
ad ogni capoverso di angolo pigro/ ogni rigo che incombe", sensibile a tutto risente semmai
di non provare più niente, di non sentire gli agguati al suo "animo cavo".
Spaura di esistere senza, non avendo mai paura di morte che vive, ri_sente solo di vita che muore, d'animo andato a finire in pozzetto, di lagne di umani sempre pronti a ferire
perché mai pronti a morire... Sono i poeti dall'animo rotto, cavo, schiodato dall'asse in cui fu crocifisso a suo tempo, crocifisso al dovere, s'intenda. Al dovere di esistere da un' altra parte
d'Altrove.
Poeti come cristalli, cavalli, coralli, a bocconi dell'animo, briciole ignare del tutto a venire.
Suscettibili intorno lo richiamano all'ordine, al fare, alle lauree da prendere, ai libri da pubblicare.
Ai soldi da pagare. Come tutti, così come tutti san fare.
Anzi così come 'Così fan tutti'.
Tutti lì a pubblicare.
A Editare.
Tutti ormai padroni di essere tali. Tutti poeti. L'Arte è di tutti. Tutto è normale.
Unici pazzi, quei folli nel loro strenuo fare/essere diversi dal (troppo) normale, fatti decantare
a dovere, s_fermentalizzati già in fase prepuberale, impediti al procedere lungo la via libera
del proprio andare, custoditi e ammaestrati a dovere. O almeno si tenta di farlo.
Ribellioni non ammesse. Caratteriali effervescenze messe a tacere. Creatività in fermento? Punita se non nelle ore ammesse.. Chiamansi: ricreazione. Non si può, non si deve mai  provocare, nuocere al mondo! ribellarsi al potere!

Con l'animo in piega, stirato per bene,  i "diversi" ,  i più creativi degli altri (che sembra debbano esserlo solo per gareggiare in piena democrazia a quell'olimpiade d'Arti quotidiana) possono far finta di mischiarsi tra gli altri, abbozzare, sopportare critiche, soffrirne senza mai ben capire com'è che  non si è ancora capito che si è per forza e natura diversi dagli altri... Non "strani". Diversi. Cos'è che fa vedere strani, i diversi? Mentre c'è una corsa di tanti strani normali a non essere considerati uguali??
Mah!

Insomma sembra che alcuni diversi in vita non siano sopportati. A tanti poeti, artisti è capitato. Diversi da quei nemici che tengono in odio chi uguale non sia. All'odio spesso non si può offrire né guance né perdono. Fino a che ci  si è trovati altrettanto costretti ad odiare, mai però sentendosi uguali.
E sembra che l' odio  dell'Arte (vedi tanti casi della Storia) riesca a ferire più di certo odio a cartavetro di invidie o presunzioni di esseri più normali. Di solito questi ultimi solo molto suscettibili. Mai sensibili.
 A un certo tipo di tradimenti della vita,  anche fossero del tipo me-ne fotto-di-te, un  poeta non può sopravvivere senza colpo ferire. C'è chi però si è fatto anche del tutto annientare..
Sempre questioni di sensibilità  che a volte porta al suicidio.
Spesso quando non viene capita, compresa, rispettata.
E a proposito di sensibilità di poeti ora mi viene in mente Charles Baudelaire, non ricordo più il titolo della poesia, quando parla della "madre del poeta" che doveva avere covato  in grembo  non so più quali serpi per avere generato  un figlio poeta.
Non ricordo, l'ho letta in lingua originale. Una delle prime poesie altrui che mi colpirono a fondo.

 Poeti, Artisti senza Capi né codazzi dietro (a mo' di leader di successo di solito preconfezionati a dovere), cani sciolti senza vero amore né per la poesia né per l'arte in genere, per tutto ciò che almeno sembra che debba essere Arte.
Visti indivisibili come mazzi di spine, uno ad uno presi con le pinze (mai con i guanti), presi e lasciati come essere persi, falliti sul nascere, al di fuori dal normale vanto di chi partecipa vita natural durante al circo equestre social-culturale...
Ma non doveva essere Cultura ad insegnare cosa non è Cultura??
I sensi accesi, perlustrati a dovere come fili scoperti di un abat-jour d'epoca da restaurare. Qualcuno ci ha lasciato le penne per questo troppo amore alla vita. Altri ci hanno lasciato poesie da manicomi di crimini vari. Altri ci hanno lasciato il cervello nel  microonde di elettro shock. Il resto, i più solitari e attenti a non bruciarsi invano le penne (è il caso di dire), si son tenuti ai margini di derive possibili, probabili quanto facili e a rischio, quanto appena nascoste dietro agli angoli di ogni loro mossa incauta, in famiglia, in società, in coppia. I non_ (ancora) compresi.

Quelli derisi come tali. Non apertamente. Alle spalle, di solito. Infatti c'è qualcosa in loro che nonostante tutto incute uno strano rispetto: cos'è, paura?
Già. Le reazioni di alcuni poeti o artisti incompresi sono temibili, come la Storia riporta.
Chissà mai quali potrebbero essere! Son così creativi!!!
La curiosità avanza. Striscia. Li  si provoca con battute, con rimproveri, con steccate, non troppo apertamente. Addirittura con l'indifferenza. Si è capito "culturalmente" che ferisce. Lo si calunnia, spesso. Sempre se lo si invidia, di solito. Lo si dà a voce alta per fallito.
I 'vincenti' sono d'altra pasta. Seguono le strade asfaltate. Hanno chi, all'imbocco delle autostrade  gli passa sotto banco il cucchiaino.

All' adrenalinico senso di fuga  a tanto marcio che invade la vita capita spesso, a qualcuno di loro,  un bell'incazzo in un bar per un gradasso o potente di turno di troppo,   un alterco in un market per un offerta ad imbroglio, un richiamo alla vita in piena messa commemore tra gli stanchi religiosamente scaduti in conserve bigotte...
Tutte reazioni vitali. Passerebbero da eroi se passassero i video in Youtube.
Esempi viventi messi di solito al bando come scomodi ingombri.
Se non si fa gruppo, che di solito i poeti o gli artisti di questo tipo non fanno, non c'è per loro via di scampo.
Se anche sono capiti, non sono compresi.
Loro che son già fuori da sempre dal mondo ordinato di leggi famiglia, di costumi sociali... che sarebbero lì ancora in vita per avere il tempo di cambiarli, sono, in giovane età ancora
e solo figli dei padri, le madri ancora più ignare di aver partorito dei mostri.

Charles, tu che hai roso le sgorbie degli animi infetti
tu che hai smembrato le morti
frustato le onde di mari meschini
i flaccidi miasmi sedotti
mar_scialuppato fantasmi alla riva
maledetto ansimi al pane, alla fame
di male_ridette frasi a morire
perché non hai mai deriso anche me?
che ero ancora aldilà da venire...

Tu Vladimir che ancheggi ancora
sui miei candelabri goccianti
animi che ormai sono solo bandiere

e tu P.P.P che stracci ancora per Bologna i tuoi rimasugli scenici

e tu Antonin ancora tra i profumi di merda, di morte, di sperma,
di topo, di autori e signore, di cappello che in ogni testa che legge, rimane...

e tu Munch, e tu, e tu... Carmelo, e tu Chissà Chi?

e Tu=Io che mi par di capire
siamo solo anime antiche, povere chicche rimaste alla condivisione di strazi
chi siamo? aldilà della morte, ignari come siamo di vita
sempre in quell'altrove di mondo a fare solo ciò che ormai per altri è solo cassetta,
a fare ancora (ancora??) Poesia...

___________Gli altri, i poeti altri, artisti compresi, quelli da tutti più o meno amati almeno in rispetto di quel loro fare un po' strano, confezionato a dovere su falsa riga di kultur/seriale, sono impegnati sempre nelle liste di attesa. Affianco al telefono che chiami a conferme a dei si di richieste, a contratti, a premi e coppette...
Gli editori, i galleristi  son stanchi di nomi e cognomi, di chiocciole e mail, di siti e di critici di retoriche andanti.
Di andare a pescare il pollo al momento, l'autore ad invito
la stampa a pagare, il successo sicuro, a riempire botteghe, le fiere, i giornali e i vari media nostrani.
I poeti altri e quegli altri, quelli più bravi, i più dediti all'uso_mestiere,  stampano catene di libri su libri  mostre a bombardamento, si aggiornano, si fan sempre più attuali (?) si indebitano a vita la mente, si odiano o sopportano o per convenienza si amano e cercano, son sempre più uguali, si fan sempre più cari, si inventano folli e se non basta un po' pazzi, provocatori già off, per alcuni, ma  in finalmente  almeno per masse nostrane.
E se anche si sa che è così, lo si tace in mutuo conveniente consenso. Intanto il sacrificio c'è stato. Un vero artista poeta da qualche altra parte è già pronto a scontare come sempre, per gli altri. Poeti artisti e company,  vari altri che han da campare.

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AFORISMI del MESE di un giorno di un ANNO in eterno vagare:
________________________Aforismi di quest'oggi



Cogliere l'attimo, per passare per colti, rispettati alla grande:  basta oggi una laurea o ripassare al passino gli scritti di Grandi, scopiazzare destini di stile mai avuti, parlar poco e uccidere gli altri che mai scopiazzerebbero non dico lui ma nemmeno se stessi.

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Grandi si nasce. Piccoli si diventa.

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Come può apparire piccolo chi scopiazza chi è grande. Ma come può essere misero chi, piccolo... fa solo finta di essere un grande.

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Chi Grande lo è sa bene di esserlo. Non ha bisogno di dirlo
ma solo capire  come è perché dal suo gran soggettivo osservare
si arriva ben presto all'oggettivo intendere..
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Un aforisma nasce solo quando si è  sedimentato ciò che non hai più bisogno di capire. Perché scriverci un libro? Basta una frase.

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Amo Nietzche e per lui anche tutti i filistei della cultura. (Così almeno non dovrò pentirmi come fece lui che li detestava).

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Magari si intendesse cosa fa di un amico un nemico!
Non potrai mai più spiegarlo nemmeno a te stesso. Infatti più che non a lui,  non credi a te stesso: com'è che eri tu ad essergli amico?

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8 Dicembre 2010

19 novembre, 2010

Rim_BOC_Chiamo?ci le Paniche.



Surrealiste distorte filiformi e sottili
figurati quelle virtuali!
Di quelle reali ancora non v'è traccia
né umore
né suono, né odore

rossetti sulle guance disfatte
sorrisi abboccati agli angoli
di un fermo immagine presenza insolita per ora

                      
Il coccodrillo distacca le fauci
dal disadorno morbo che lo estingue
scorre sangue o sperma
no forse solo lacrime
sul fondo del bicchiere infranto


cocci di mestiere
cacche disinvolte parcheggiano in doppia fila
di lato al mio sarcasmo
mentirò nell'affermar che soffro
più di un caimano massacrato


in vero dico semmai
che soffrire si deve volerlo
Si smuove la paura rigo dopo rivolo
unguenti scendono veloci
spruzzacchiano sul collo
i gatti lambiscono il respiro e la mia resa
Accartoccio l'impresa, nel frattempo
vero strazio settennale
di sforzi obesi a far digiuno di sapienza



 __________________________________
 ___________________________________________________________Orinatoio (Fontana) M. Duchump
Cessi di vita cybernetica
se lette a tavolino, le vite altrui...
Che hanno a che vedere con la nostra?
Ma i problemi altrui di identificazione son diventati il pane quotidiano del sistema.
E non solo editoriale.
Gli scrittori ci marciano.
Il marcio non è solo in Dani e Marco
bensì nelle piaghe indolenti del proprio essere vigliacco...








(continua...)

____________










05 novembre, 2010

E non mandarmi un'a_SCORT(a)!




Mi accorgo
che qualcosa la scordo
allora mi accordo
quindi...
mi attengo ai suoni che mordo
e mi ricordo
che prima...
un tempo che fu
mai vissuto da me
 si diceva, cantava...
 si fa ma non si dice
 oggi, invece
al posto di dire la Scorta si parla di  Escort!


allora mi ingorgo
 mi siedo e ri_scordo
che anche i suoni/parola
ormai sono merce
che se non si coglie marcisce
e così la  Cultura fallisce...
Il festino fiorisce




Mi sposto.








... a piedi, però.
Non mandarmi un' aSCORTa!


_______

Periodaccio... Stendiamo un Pelo Pietoso...

________


Ebbene è un periodo che dura da un bel po' di anni
in effetti...



ora è solo peggiorato
ma non desta meraviglia
almeno per chi negli anni ha avuto un minimo di intuito
(preveggenza non si può dire perché desta sospetto)
e un minimo di sapienza circa le conseguenze
e le controindicazioni di certo tipo di storie
della Storia.


Quindi non ci si meravigli più di tanto
se il diario/blog va a singhiozzo.
Tipico sintomo di indigeste pappe sempre quelle che non se ne può più.

Stendiamo quindi
(e si prega di non confondere refusi con vermi alla puttanesca
o magna magna__cci etccììììì...)
il (non)_cosiddetto
Pelo Pietoso
sui fatti
'sti fatti
so' gatti
'sti cats!


_____ A presto!

A presto perché prima (meglio che in ritardo)   ci si ritroverà mi auguro ad essere comunque sempre e sempre meglio in anticipo sulla Storia. Sarebbe ora.
Figurati su certe storiacce... acce... acce......



...

16 ottobre, 2010

In mancanza di Pollice verso:____ Il Dito mEDio Verso


______________________
In Mancanza di Pollice


Pro______VOC/AZIONE


In verità vi dico........................................................






.......








S____CONTenti ?
InTENTI
S_CONTORNI
S_CONTENTI
SCONTI__

SCON..... tornerò....




DY

09 ottobre, 2010

Maurizio Cattelan... e com'è che sei così in ritardo?

Mi chiedo in questi giorni se Maurizio Cattelan con quel suo ghigno scolpito non sia un po' in ritardo... http://www.petizionionline.it/petizione/exibart-flash-art-il-dito-medio-di-maurizio-cattelan-resti-a-milano/2209
o se lui sia nei tempi giusti ed io sempre troppo maledettamente in anticipo.

Fattostà che ci vediamo meglio tutti, ora: il ghigno però più alto del mondo è da stabilire quale dei due lo sia di più...


 Il sito "memorabile" Scrivi.com non esiste più come sito ma era il 2005 quando pubblicai  (ma non solo lì)  questo scritto manifesto
scritto nell'Aprile 2004 *

Copio incollo dal file salvato:

___IL GHIGNO PIU’ ALTO DEL MONDO__(così...per farglielo vedere...)
24/11/2005
di dioydea 


Insomma se il rischio per ogni artista (poeta o scrittore o pittore che sia)… è quello di venire superato, eclissato dalla corsa alla fama di chi diventa un numero uno solo per aver firmato con un ghigno i suoi lavori o da chi ha dipinto più rane di tutti gli altri o ancor peggio di chi ha descritto gli occhi con un realismo più vero di quanto non sia lo sguardo della tizia che ha amato ieri notte... l’artista appunto non ha altre chances se non quella di dover contribuire alla messa a punto (impossibile) di un sistema di cose così mal organizzato…
Tenta di farlo. Deve. Nonostante la gran voglia di buttare per aria tutto il suo lavoro. Più volte…
Mentre quello che ha firmato 4927 ghigni scolpiti sul ghiaccio del Montana… è su un jumbo… in giro per il mondo. E se poi nel Montana non c’è nessun monte ghiacciato, non ha alcuna importanza perché
intanto ha appena girato uno spot con un ramarro conficcato nel brodo dipinto della sua Tshirt e questo gli rende un casino e lo rende un gran figo al resto del mondo.
Insomma ci vuole una fatica bestia per sprogrammare questo andirivieni di insulti, per non cadere in tentazione e non finire col dipingere un occhio più occhio di tutti gli occhi di tutti gli sguardi che conosci, più di quelli di zia Tilde… più di quelli di stanotte, così… solo per farglielo vedere... o ci scrivi  un racconto su quegli occhi più occhi degli occhi di occhi...
E intrecciare così relazioni e salottini coi ramarri… e dedicare il ghigno più alto del mondo… così… per farglielo vedere… che non è difficile… inseguire le mode ed il momento e acconsentire a guadagnare fama e danaro imbastardito e contribuire così a questo senso comune del più disarmato nulla culturale di cui tutti sembrano sempre più soddisfatti…
 
* correzione aggiunta oggi 12 Ottobre: ______il Manifesto originale è datato Cagliari Aprile 2003

__________________________


Ma già da fine secolo  buttavo giù schizzi per un progetto di scultura dedicata alla Fallocrazia nell'Arte
(bozzetto più volte pubblicato in Exibart anche come mia cover)



.Nel 2009  poi non mi sembrò vero di cambiar faccia, diciamo così... ad un lavoro di Terry Richardson (vedere foto in alto a destra, ingrandendola cliccandoci sopra):

http://www.exibart.com/forum/leggimsg.asp?pagina=2&iddescrizione=192466&filter=
---
intervenendo così:
(foto destra in alto. Ingrandire con un click) :

http://www.exibart.com/forum/leggimsg.asp?pagina=3&iddescrizione=192466&filter=



_______________

Un ciao quindi,  Maurizio Cattelan...
oggi 2010
saluto con tutte le FIVE!
Un solo dito infatti mi sa che non mi basta più...
nonostante si continui a dire che in MEDIO stat virtus...



Dioy 2009


Per firmare la petizione di come un ghigno possa essere fatto simbolicamente con tutte le FIVE dita
vi farò avere un link al più presto.

Grazie

...

in quell’attimo/atomo
continui a fluire anche adesso
così che da quel presente si inquadri il futuro di ieri
e sciolga in Gennaro il miracolo triste dell’ARTE quando,
più che il Cielo che s’apre e il "velato"
nel quale ogni "essente" si supporti e sopporti
per apparire Terra…
si scontino i peccati di un non troppo frinir di neuroni, in fretta
e si riposi un po’ in Jung più che in Freud
e ci si affranchi
da quella memoria indotta di domani
chè sarebbe più opportuno da cambiare
con più felici "adesso"
______________
Dioy (2009)
 2010









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_________

02 ottobre, 2010

So' Gatti!

______

Salvati tre gattini di 15 giorni, abbandonati sotto un albero di pepe rosa.
Kikì (nella foto),  Mur_iel e MiùMiù son due maschietti.
R.E.M. (my dog) è contento.
In quasi tre mesi son diventati la mia gioia e il mio riso. Kikì è tutta pepe. Le piacciono i profumi, gli oli essenziali (non tutti) e sdraiarsi al sole. Preferisce le tende e i campanelli.


(pausa mangereccia)


__________________





ore 18,20
riviste tante foto scattate nei primi giorni di convivenza con i tre tra gli animali più straordinari del mondo
scelgo questa scattata a MiùMiù
che sembrava preferire il mio dito al biberon





______________

mentre questo è Mur_iel che preferiva di sicuro più la siringa al mio dito o al biberon.





Incredibili gatti.
Ognuno con carattere diverso.
INTELLIGENTISSIMI





 Erano le  7,00 del mattino 
del
19 Luglio 2010
Passeggiavo con R.e.m. tra gli alberi vicino a casa.

Tre mucchietti di pelliccetta, occhi chiusi e bocca spalancata ma totalmente muti
erano sparsi sull'erba ancora bagnata
e chissà se per tutta la notte
distanziati l'un l'altro di 40/45 cm.
Un triangolo davvero speciale.
Tornai su con REM intenzionata a dar loro solo del latte tiepido e metterli almeno dentro una scatola.
Presi anche la macchina fotografica.


Già.
Mi ci vollero tre quarti d'ora di dubbi e ripensamenti e... varie bene_dizioni  a quell'illuminato  che li aveva abbandonati
ma decisi alla fine di portarli su a casa.
Oggi  lo ringrazio.
R.E.M.  a distanza di qualche ora sembrava soddisfatto.






KiKì e MiùMiù
___________________________La serie di foto (tante) scattate in questi mesi
sono ancora in via di elaborazione e scelta per un progetto che ho in mente
          di cui non amo dire ancora nulla, nemmeno il titolo.____________________







08 luglio, 2010

ESECUTIVO d'ESPRESSIONE 2 parte



















(coninua da...)

... Quindi un effetto collaterale subdolo veramente, la candidosi orale. No. Grazie.
Preferisco gli scritti. Gli scritti anche altrui. In orale prendevo annoiati sei, la prof. non sopportava che in scritto volassi alto e in orale sempre poca voglia di starle di fronte. Non sopportando l'idea che poteva forse essermi antipatica, mi dava quasi la sufficienza rosicchiata.
Bando alle bende, quindi. Mica si ha voglia di andare in giro bendati per questi vialuzzi di inciampi vari. E bando anche alle bande sempre pronte ad inneggiare passati che con_servono. Non_servono e con_servano, infatti.
Altro tipo di passato, mi interessa. Per capire magari la differenza tra mummie di allora e morti viventi con tanto di paraocchi, di adesso.
Questi ultimi li vendono in confezione da 24. Preservano. Non è specificato bene da che. Uno si chiede: e perché 24?     In un mese ci sono 30/31 gg... No. No...si inforcano ogni ora. Sono usa e getta. Anche di notte? Si. Servono per non vedere che i sogni se ne volano via. Andati. Disillusioni, le  chiama qualcuno.
mmmmmm... No. Chi è diffidente non è mai un illuso. Per questo infatti i diffidenti non sono il target prediletto dalla pubblicità di chi vende paraocchi.
Comunque se un giorno dovessero metterli gratuiti sarà la volta che li proverò. Ma se  non vedere certe cose che non sai che esistono è un bene non apprezzabile dall'acquirente, non vedere ciò che invece sai, purtroppo, sarebbe davvero terapeutico, a volte.
Rimanere volontariamente inconsapevoli del qui e ora senza più porre indugio alcuno.
Non vedo. Non sento. Non parlo. Si ritorna a Darwin in un battibaleno e se anche per i peli superflui non hai chances alcune hai almeno la fortuna di non vedere più neanche questi.







Cos'è? Ironia quella che suffumiga dalla tisaniera? Forse solo infuso di sarcasmo?
Ho i piedi bollenti. Gambe pesanti. Vasodilatano le angustie estive e... per sentirmi in sintonia con un passato più sano, ho messo su Bud Powell e Bird ... Gracchiano da una vecchia cassetta dei tempi andati. Oggi non sopporterei l'ascolto sempre troppo pulito di un cd.
Forse per la mia tosse andrebbe meglio un metal. O forse dovrei essere io a suonare. Magari cantare no, oggi.
Il pianoforte mi mancherà a vita, lo so. Il prezzo da pagare per non so quale fio. O forse è perché costa troppo quello dal suono che mi piace. E pensare che di case piene di pianoforti messi lì a far magari bella mostra senza nessun grande mostro che li suoni,  ce n'è a bizeffe.
Desideri in_esauditi. Anche se spero che quell'in se ne vada e rimanga solo il trattino. Ci sono affezionata. Desiderio-esaudito.
Yeah!
 Ma la cosa essenziale oltre che un mezza coda da sogno è che l'olio di eucaliptus faccia il suo effetto. E a proposito di sogno... par di sognare, con Bud e Bird ancora per l'aire, che musica ancora esista!
Nel presente del periodo circoscritto che sto/stiamo  vivendo... sembra effettivamente sparita del tutto. Pausa forzata per una rinascita d'eccezione? mi brulicano le mani da tempo. Mi impedisco di accendere la tastiera... Aspetto... Intorno qualche canzoncina e rimasugli scenici da morte conclamata dell'arte, pare... Ieri ho sparato a tutto volume Vinicious... My Way...  Che storie!

-


Oggi? Concerti all'aperto di qualche blues men? mmmmm... di qualche acculturato del jazz? mmmm... qualche ripasso tra il colto e l'improvvisazione studiata a tavolino? mmmmmmmmm... Mi si perdoni... Non seguo. Non so che mi perdo, nel caso... ci fosse fermento...
Oggi un termine davvero anacronistico. Oggi è più fermentazione di qualcosa di forse troppo frollato... Comunque sia,  musica mi sa che è via. Ancora per un po'.
Guardo le pile di cd comprati negli ultimi anni, mi fanno un po' pena. Penso a dei patetici possibili supporti per dei piccoli patetici mandala  su cui incollare patetiche perline colorate in un effimero patetico anelito meditativo...
Inguaribile appare questo mio disturbo da ironico post traumatico malanno di stagione... Caldo. Caldo. Caldo. Suffumigi (gasp!). No decisi a qualsiasi barlume di brezzoline recondite tra passi e anditi e zone scorce. Tisane calde di Echinacea.Fluimicil 600 mg. Farmaco che mi son concessa.  Sembra aiuti. Anche perché  ho constatato qualche giorno fa che può far peggio una telefonata ad una guardia medica non del tutto simpatica, minimamente empatica, che non  dosi di cortisone in vena... Lo dico sempreeee!! I pazienti non li devono mai leggereeeee i bugiardiniiii... Mi urlava dalla cornetta 'sta tizia. Dietro quei "pazienti" c'era davvero di tutto.
E ai miei bla bla afoni e cauti dove tentavo di spiegare che... lei perentoria: Mi lasci finiree!!! No, faccio io. Non la lascio finire, mi scusi. Preferisco altri suoi colleghi. Io non sono "paziente". Click.

07 luglio, 2010

#) ESECUTIVO d'ESPRESSIONE 1 parte

______Rilassata
_______________mente 
all'erta



Esecutivo d'Espressione.
oggi LUGLIO 2010


Come se non bastasse mi ri_capita sotto mano proprio oggi, un testo di Metamedicina, dove la faringe, per i più semplici gola, rappresenta la Comunicazione. Questo strano quinto chakra che a volte sottovaluto, rispetto agli altri,  mi riporta ai soliti pensieri di sempre: il mio  corpo è fatto di campanelli d'allarme che  ricordano le cazzate che sto e che non sto combinando.
E quel catarro tubarico, il più subdolo da eliminare, è un chiaro messaggio per un creativo in panciolle! Il caldo non mi sta facendo elaborare nulla!
Per uno come me è un bel casino. Il corpo si ribella. Ai lavori s_forzati senza sosta, Dioy! No? E allora beccati una faringite.
______________________

    Merda! quindi.
 Di non Artista, in questo caso. Che quando un artista non sta facendo l'artista chi cazzo spera lo possa considerare tale? Già! Perché il creativo in genere non può mai lavorar di rendita. Schierate immagini al pettine di un'Estate infinita senza obbligo di sosta.  Infatti, anche se non sembra affatto, passano eccome,  le giornate. Quasi una settimana che sto così.
    In effetti era da un bel po' che non facevo, scrivevo, suonavo, ponchiavo, sfatavo, sflashavo, guardavo, vedevo...

Creatività in disaccordo totale con effetto collaterale ridondante. Come non soffrire di un qualche cavolo, il presente? Ehh??

    Solo che sono tutte uguali, le giornate. Sembrano tanti muggini in fila sul barbecue... Un caldo afoso umido colloso. Di gomma. Come i  colpi di tosse a finestra aperta che  sta ascoltando più il vicino dell'ultimo piano del palazzo di fronte di quanto non faccio ormai più io... Solo che lo sai e te lo ricordi e allora tenti di inibire un qualche rimbombo in più, dello squarcio in onda e il risultato qual è?
    Che il mondo è da sempre quello che è. Quindi bene o male  sai quanto è pettegolo, critico...  non puoi nemmeno stare male che... se anche non lo sanno proprio tutti tutti, sei costretto a dirlo tu, in bottega perché chissà, semmai dovessero fiorirci sopra  non so che cosa, chissà in quanti galoppanti traiettorie fantastiche potrebbe degenerare il malanno...

Già. Ma questa è paura di essere criticati, cara mia bella! Ebbene nei piccoli centri capita più spesso di temere le critiche e i pettegolezzi. Questa paura sembra si somatizzi da qualche parte.  In NOIA. Da una parte che... beh! prima me ne sbattevo. Chi se ne frega?  Dicevo. Chiunque giudica e critica dal suo limite. Più sei limitato più spettegoli. Non ho mai dato importanza ai coretti  pettegoli da sempre leggermente un po' stonati.
Oggi non è più così? No. Non è più comune pettegolezzo. Anche se qui, da queste parti,  per molti lo è ancora e si chiama  "crastulimini"...
Ma oggi dappertutto si è trasformato in guerra. Gara. Competizione. O io o tu. Vincere. Vivere, quindi.
La calunnia prima invece era un venticello. Si va ad eliminazione! Tv maestra!

Una volta, in un recentissimo passato, si spettegolava, criticava, calunniava il più debole, sembrava uno sport. Il malato. Il depresso. Non che oggi non si faccia, eh!? Ma prima faceva più schifo. Oggi si è avezzi a tutto. Oggi crea una certa nausea invece chi tenta di schiacciare chi è più forte, più bello, più intelligente... Nessun accenno a cose politiche, per carità... parlavo di altro. Non che prima non si facesse uguale, eh!?... Di Salieri contro i Mozart, di schiere di invidiosi il mondo classico ne ha sfornato parecchi. Col sarcasmo acculturato hanno fatto crollare  persone valide o meno, più che i ponti con i candelotti della dinamite.
Quello che conta è:
    •    Mantenere il potere, se lo hai.
    •    Toglierlo a chi ce l'ha ma  per avercelo tu.
    •    Eliminare dalla propria strada tutto ciò che ti ostacola la meta o te la ritarda. Chi ti rompe le uova nel paniere, insomma, soprattutto se non le hai freschissime.
    I mezzi con cui operare certi disarcionamenti varia con i tempi. La parola però, il pettegolezzo, lo sparlare... continua ad essere  un' arma usatissima.
Mica sto dicendo niente di nuovo, lo so. Però so che uno spirito forte, per esempio dà spesso involontariamente fastidio a chi è più debole e spesso  questo, proprio perché non bada molto a chi lo vuol far fuori come scomodo, rimane fregato da chiunque. Può essere una banconiera da bar sgarbata, un autista di autobus che se non ti mostri con il biglietto in mano e sull'attenti quando passa lui in poma magna, nemmeno si ferma;  può essere un chiunque per strada. Tua madre. Tuo padre. Mettici chi vuoi.
Dovresti allora camminare per strada come un samurai. Come diceva il tipo:______ "rilassatamente all'erta".  
Armato, comunque. Con tutte le buone intenzioni, comunque. Pronto a combattere, comunque.
Se sei un forte e abbassi la guardia ti massacrano, insomma. Ti temono solo se stai sempre all'erta. Pronto ad attaccare.
   Che cazzo di vita.
Spesso questo tipo di forti incontrano anche altri forti. Ne ho incontrato parecchi. Ci sono dei forti a cui piace vincere altri forti. Dei deboli non se ne fanno nulla. Questi forti che vogliono comunque vincere e a tutti i costi, son spesso molto stupidi. (beh... così si capisce bene che non parlavo di politica!)...
Stupido è infatti chi non ha assolutamente conoscenza né coscienza di cosa sia Vita ma  sta attaccato ad essa come una piattola______.*
Quale dei due è quindi più temibile per uno spirito forte? il debole pronto ad inchiodarlo appena abbassa la guardia magari per farsi un panino o il forte stupido con in mente solo la propria vittoria sull'altro?
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* cercatelo nel vocabolario: giuro che c'è.


-------PAUSA


NOTTE DI MERDA, ieri.
Vita è anche quell'essere infetto che si diventa

    Quando si ha uno spirito critico di ricerca e la scienza non ha spesso che trovato palliativi o cure farmacologiche puntando solo il micro/macroscopio solo sulla "malattia" e mai su quel determinato individuo che ha contratto quella malattia, è un bel casino.
    Un'energia ti spinge (cos'è? vita?) e hai sete (e anche fame)  di studio. Cioè ti tocca studiare tu ciò che in nessuna Università  ti viene offerto come piano di studi. Cioè sei come in un sottopiano a livello delle fondamenta e non sai nemmeno se c'è l'ascensore..
Infatti prima di vedere il cielo, e mai sai se lo vedrai,  tocca ficcare il naso nel lontano passato dove si spera di trovare qualche bandolo sfuggito a tutti.
    Anche le zie di parecchi ormai sanno che, per esempio, ( si, gli zii di solito son più disattenti, già!), che nell'Antica Cina il paziente pagava il medico per rimanere sano. Nel momento in cui si ammalava, quest'ultimo non percepiva più nessuna ricompensa.
     Già questo basterebbe per capire che si è sulla strada giusta. Procedere quindi. A sondare. A trovare.
Risalire alle cause, quindi. Di come è cambiato il sapere. La conoscenza. La Filosofia.
    Beh! si sappia però, è chiaro! che questo procedimento non può non rompere le uova nel paniere di qualcuno.
    Dov'è che il presente "falla"? Si, beh... se il presente non fallasse tanto (chi potrebbe negarlo?) non si scatenerebbe, a noi spiriti dediti alla ricerca (mai pagata, eh!?), quelli appunto più fregati in assoluto, questo cazzo di fissazione incorporata al sottopiano del DNA, che ad ogni sterzata mal data da tutti quelli che mai hanno imparato a guidare bene, risalta fuori, salta in terrazza e tenta di fare comizio ma nessuno li sta mai ad ascoltare. E meno male... se no c'è pure il rischio che ti cambino la camicia con una più "forte"....




PAUSA COLLUTORIO AI SEMI DI POMPELMO E TEA TREE OIL
"e la chiamano estateeee"


Le sostanze tossic... ops, volevo dire chimiche, mi fanno ribrezzo. __________......Come anche un comignolo sporco che mi fuma sfortunatamente sotto il naso.  Si sa che le normative di questo tipo di cose lasciano il tempo che mai riuscirò a trovare da nessuna parte. Un bel casino.
Diffidenza e paura e stress mettono in circolo adrenalina. Ok. Questa passi. E' la nostra droga d.o.c. e nessuno ce la toglie. Solo che il down è notevole. Ne esci sfiancato. Il meccanismo è losco. Ti assuefi e hai bisogno di altra paura. Altro stress.     Rincomini a diffidare di tutto. Ma non basta, quindi? Di tutti.
Dovrei, potrei provare con i fiori di Bach. Ma la cosa in effetti non mi convince del tutto. Non che non mi convincano i fiori; son portentosi e almeno anni fa mi fecero effetto. Entravo in risonanza appena ne aprivo una boccetta. Quella giusta, è chiaro. Soprattutto anche se costano molto non creano dipendenza. Ciò che non mi convince invece è perché dovrei "curarmi" la diffidenza.
E' provato ormai che ogni volta che le antenne mi dicono mmmmmm.... no...... No..... è sempre stato giusto diffidare. La diffidenza ti può salvare la vita. Si. Certo anche distruggertela. Se devo dire la pura verità non so bene se me l'hanno più salvata o rovinata, però.

Comunque sia è il sentimento più antico (boh?! penso...) tra quelli vitali, quello più rispettato, più contaminato, più "libero", più odiato...
Perché contaminato?
Ok, torniamo al passato. Un leone, un orso o chi sa chi... ti aggredivano. Imparavi velocemente a diffidare di ogni piccolo rumore, di ogni piccolo soffio nell'aria. Oggi è diverso. La bestia feroce ti accarezza con essenza di petali rari,  cosicché tu non possa mai diffidare.E tu? Bestia anche tu, accetti. Bestia am_maestrata dalla vita.

mmmmmmmmmmmmm...

Morale? (Moraleee????)
Se prima era  il veleno di una serpe ad essere trasformato in medicina, oggi è la Medicina a trasformarti in effetti collaterali avvelenanti. A volte però ti guarisce. Il cortisone, per esempio. A me non va proprio. Non son la sola. Eppure per tanti diventa il toccasana a cui aspirare. Infatti ci fanno l'aerosol. A me è stato consigliato. Non amo fare pubblicità né negativa né positiva in maniera gratuita quindi non faccio nomi di case o cose ma... può anche essere che "menomalechel'hannoinventato" il cortisone!  ma penso che  prima di prescriverlo si possa chiedersi se il paziente non possa avere qualche no in proposito o qualche desiderio di un'alternativa.
La Medicina divide in due il paziente insieme all' < Altra Medicina >
Gli effetti possibili collaterali di un farmaco al cortisone  in aerosol quali sono?... solo una... candidosi orale. Che vuoi che sia!!!???

                                                      
(continua)