23 giugno, 2011

LA DONNA MAN-TENUTA___

























____LA DONNA MAN-TENUTA___
(Per ogni decubito stanco in cui varchi il suo scorno)
08/03/2006_____Giugno 2011

“PRO—VOCAZIONE”  DONNA

La donna  di oggi va man-tenuta.


Se infatti la donna-figlia nasce da madre-donna felice ancora di scaricarla di solito
ad un uomo-marito, tenendosi salda la vicinanza di figli maschi da non mollare così facilmente ad altre nuore-donne, e se è sempre più ardua la lotta in campo sociale che rimasta da sempre in mano al maschile (o a donne scopiazzanti il maschile_ma che mica sono le  lesbiche!)… si e-vince (e si e-perde, intanto è uguale ) che la donna debba essere man-tenuta e con tanto di scuse (e richieste esplicite di perdono sociale-politico et religioso).

Passa infatti da mano in mano, dal padre (alcune anche in mano dello zio-parente) fino all’ultimo dei suoi uomini-figli (se ne avesse) e all'eterno uomo-bambino. Quello che gioca da sempre alla guerra e ai bottini passando alle leggi degli inganni.
Ma come la buona condotta del perbenismo consiglia, viene di solito "sposata"-venduta-
solo "chi" è ritenuta idonea: da semplice scomoda mantenuta in famiglia a complicata madre-moglie affaccendata tra mutande, panni e calzini di tutto il genere umano.

Le altre che rimangono sono solo femmine, amanti o puttane, escort o boh.
 Alcuni vari esemplari annaspano da single. (Qualcuna si diverte come tale scambiandosi uomini mutandis...)
Tra di queste (e quelle altre ancora) esistono le complici dell’impero al Macho che va ormai al "bacho" sia in TV che in casa che in strada che in Belgio che in Italia…

Ma di queste non parlerei perché sono “donne” in GUERRA, anche se “prigioniere”, sono donne clonate dal modello immaginario o ribelli incallite e convinte di accapparrare il posto al potere. Ogni guerra è guerra e viene combattuta comunque anche se di solito mai ad armi pari.
Per non soccombere e non rimanere dipendenti dal cibo-maschio-tetto-freddo-caldo-sonno-
buio… ci si è addentrate_noi stranamente sopravvissute_  nel campo minato: già da troppo tempo stanziamo nel mondo-globo-fungo del lavoro senza risultati evidenti. E comunque sempre al di sotto di quanto valiamo. Neanche i "neri" ci battono, in questo!
Ogni scoppio di bomba ha le sue risonanze a cerchio e in magnetiche sentenze non si
sa più chi ha torto e chi ragione da vendere.
E le Kamikaze ormai sono tante. E noi la bomba nucleare in mano di certo non l’abbiamo.
Gli altri si o fanno finta di averla, il che è lo stesso ai fini della minaccia.

La Storia infatti non fa mai una grinza, di solito c'è sempre qualche legge nuova che la stira e  alle femministe più accese e/o  altri  che mi fossero contro già dalle prime righe,  ricordo che questa è una pro-Vocazione di certo ma anche una mia “vocazione” a tentare di vedere le cose da altro punto di vista…. (Il femminismo è anch'esso un ismo, lasciamo quindi parlare ogni donna).

E cioè che:  DONNA non ama la guerra, mai amerebbe lo scontro, non ambisce a ferire,  uccidere, se non in difesa di figlio o marito che sia da salvare, o solo per difesa personale in caso di stupri.

E magari, se glielo chiedi non andrebbe mai neanche a “lavoro” in quel mondo spesso invaso da volpi e da squali,  perché è come andare ancora per terre non proprie, a chiedere permessi,  bussar certe porte (che orroreee!), scansar compromessi e pericoli, omuncoli vari, sbandierare scuse maestre e non sorridere troppo al Signore-Datore-Padrone ma neanche di certo sorridere meno e passare magari per dura e poco donna  che sembra che il macho padrone sia cresciuto con una sola cosa (due?) in testa: ”donna è dolcezza,  donna è mitezza, donna è amore, accettazione…perdono… Signorina o Signora? non faccia così, sù... mi faccia un sorriso e mi si sieda qui... sul… bracciolo…”

Se quindi la donna è costretta al lavoro in ambiente non propriamente idoneo  e a
immagine e somiglianza solo del maschio,  in compromesso sistematico di sesso, in pieno
complotto di bottino,  per non finirla male che peggio non si può,  deve essere "man-tenuta",  con stipendi mensili, (ne vogliamo parla-menta-re??) e pure accompagnata per mano con tanto di scuse pubbliche e international e bla bla. Poi, solo dopo,  può  scegliere di fare ciò che vuole. Magari beneficenza. A chi sta peggio di lei. (Ma peggio non ce ne sono altri). Mentre, parlamentando d'altro... peggio si che sono in tanti.

Quindi "mantenuta" non più dal proprio uomo-famiglia-padre dei figli-uomobambino-amante… bensì da tutti gli uomini-maschi in coro.
Cioè dallo Stato. Perché la donna di certo NON è "stata"! Dal Globo di questo porcomondo! direbbe qualcuna... Ma è perché comincia a vedere vie senza uscita.

Invece urge star calme...
Non troppo. E stare alla larga da ogni proprio decubito stanco in cui varchi il suo scorno.

Signora o signorina?
 “S i g n o r a , please! Lo ignora per caso che c’è una legge che dice che ogni donna dai tredici anni in su deve essere chiamata Signora, pur non sposata?" 
Oh sacra ignoranza!  Oh, donne!! che il tanto che versano è tanto… da sempre.
La donna-Signora non ha più voglia di avere a che fare con la merda d' intorno (ma quando mai l'ha avuta?) e non vuol più pulire-lavare-cambiare i pannolini di cacche d' adulto. _______________________________________________________________________________________________


DEDICATO "anche" a tutte le POETESSE DEL ‘900 (la Bishop, la Boye, la Campana, la Plath, la Pozzi, la Espanca, la Rosselli, la Sexton, la Storni…forse la Bachmann….) che hanno cercato la morte ri-trovandosi DONNE differenti e mai solo donne, sdoppiate in questa VITA "non loro" cercando di essere Altro.
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Dioydea : "PRO-VOCAZIONE" in pseudo-conferenza inter-national-geografica. (2006/2011)





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