26 marzo, 2010

4)_E NON "SIAMO" nemmeno PASOLINI

«E’ dunque assolutamente necessario morire, perché finché siamo vivi manchiamo di senso, e il linguaggio della nostra vita (con cui ci esprimiamo, e a cui dunque attribuiamo la massima importanza) è intraducibile: un caos di possibilità, una ricerca di relazioni e di significati senza soluzione di continuità. La morte compie un fulmineo montaggio della nostra vita: ossia sceglie i suoi momenti veramente significativi (e non più ormai modificabili da altri possibili momenti contrari o incoerenti), e li mette in successione, facendo del nostro presente, infinito, instabile e incerto, e dunque linguisticamente non descrivibile, un passato chiaro, stabile, certo, e dunque linguisticamente ben descrivibile (nell’ambito appunto di una "Semiologia generale"). Solo grazie alla morte, la nostra vita ci serve ad esprimerci»

PierPaoloPasolini, "Empirismo eretico"












Caro P.P.P.
il tuo 2 NOVEMBRE ci ricorda come la morte di un intellettuale 
sembri voluta dal destino, costruita dalla propria intesa, 
nel tuo caso, con il mito-metafora crocifissione dell’anima
.
Come chi appende ad un chiodo il proprio ritratto senza volto 
su cui passa sopra il corpo-sangue… 
la vita-periferica 
di un inganno vissuto umile-innocente.
A cip-cip di tutto questo, con tutti i crahh-crahh di 
resoconto dai tuoi film, rivedo ancora oggi il tuo “oltre”.

Lasciata la staffetta
 di Penna in Penna

di Pennello in Pennello
di P in P...
Pittura e Poesia a P’Arte
la tua bandiera indefessa

ormai ridotta a brandelli


l’animo tuo già indotto
 al massacro


"…Qualcuno prenderà la mia bandiera…" scrivevi... 
Tra contraddizioni lacerate e fotogrammi di passaggio 
sul cuore-petto tuo [schermo dei migliori] si ri-cine_prende 
un oggi ancora odierno a salvaguardia di una specie 
non ancora estinta,  a cui la tua bandiera fu dedicata:


“Ridiventa straccio e il più povero ti sventoli…”, dicevi.
Oggi ri-eccoti il tuo straccio a metafora di un Io 
che vede oltre: il "tuo"[... rispetto almeno a chi della bandiera 
ne ha visto sempre e vede ancora,  solo il suo colore  e basta. Colore rosso oltre ogni ragione-torto, 
il proprio solo comodo fisso della propria convenienza]

.

Tu ne hai visto la "propria libertà"
la propria rabbia-amore

da sempre mal compresa

la propria-stessa rabbia che...
per cacciarli via 
[... i soliti mercanti]
hai organizzato la  di-partita dal tuo tempio
così, come già sapevi
per vincere 
nel tempo
ciò che 
ancora qui giù
 
come propria libertà

ancora... è da tentare.







Dioy____2-novembre 2006
A PIERPAOLO PASOLINI


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2006 ___Mostra  Collettiva Uccellacci e Uccellini" dedicata a Pier Paolo Pasolini
CAGLIARI-Galleria la Bacheca

2010___ Mostra Collettiva MailArt (Opere formato cartolina spedite via posta):
 "C'era una volta Pasolini"- Progetto  DODODADA-  Inaugurazione 20 Marzo 2010
Galleria  TerreRare-BOLOGNA- http://www.terrerare.net/MOSTRA-C-ERA-UNA-VOLTA-PASOLINI...-20-03-10-04-2010_2162965.html
A Bologna alcuni di Dododada si son recati  pure di persona.
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Il fatto che PPP mi trova per ben due volte  presente a due mostre a lui dedicate mi ha colpito non poco.
Perché? Come mai? Mi porge una staffetta che sento mi casca di mano ad ogni angolo di anno
ad ogni spigolo di niente che viaggia su binari differenti
dove libertà ora è una parola che fa solo sorridere
o fa anche sempre e solo.....

La lettera a PPP era d'accompagnamento a
quest' opera formato cartolina.


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Ore 05:42
sono stra_volta dalla stanchezza e non mi preoccupo quindi di scadere in frasi così fatte!  La giornata è diventata quasi giorno. La notte è stata fagocitata dalle intemperie di questo eterno workinprogress che mi accoltella le ore e mi inforchetta di spicchi di pastiera e a_cucchiaia nuovo caffè... Gli uccelletti fan già festa.

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