19 novembre, 2010

Rim_BOC_Chiamo?ci le Paniche.



Surrealiste distorte filiformi e sottili
figurati quelle virtuali!
Di quelle reali ancora non v'è traccia
né umore
né suono, né odore

rossetti sulle guance disfatte
sorrisi abboccati agli angoli
di un fermo immagine presenza insolita per ora

                      
Il coccodrillo distacca le fauci
dal disadorno morbo che lo estingue
scorre sangue o sperma
no forse solo lacrime
sul fondo del bicchiere infranto


cocci di mestiere
cacche disinvolte parcheggiano in doppia fila
di lato al mio sarcasmo
mentirò nell'affermar che soffro
più di un caimano massacrato


in vero dico semmai
che soffrire si deve volerlo
Si smuove la paura rigo dopo rivolo
unguenti scendono veloci
spruzzacchiano sul collo
i gatti lambiscono il respiro e la mia resa
Accartoccio l'impresa, nel frattempo
vero strazio settennale
di sforzi obesi a far digiuno di sapienza



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 ___________________________________________________________Orinatoio (Fontana) M. Duchump
Cessi di vita cybernetica
se lette a tavolino, le vite altrui...
Che hanno a che vedere con la nostra?
Ma i problemi altrui di identificazione son diventati il pane quotidiano del sistema.
E non solo editoriale.
Gli scrittori ci marciano.
Il marcio non è solo in Dani e Marco
bensì nelle piaghe indolenti del proprio essere vigliacco...








(continua...)

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