06 aprile, 2011

SESSO da Banca_rella del LIBRO (o sarebbe meglio POESIA?)

"E' l'amore che è essenziale.
Il sesso è solo un accidente.

Può essere uguale o differente.

L'uomo non è un animale, è una carne 
intelligente, anche se a volte malata."
Fernando Pessoa



Una citazione ad hoc per dire ancora una volta quanto mi frigge ormai da anni nella penna.
Penso forse da sempre infatti quanti nella poesia di tutti i tempi abbiano oltrepassato quel bellissimo limite che dovrebbe  tenere ben distaccati Eros dal solito desiderio di sesso da bancarella. Possibile, mi sono appunto chiesta ma  mai per giustificarli, (forse solo per non vederli proprio così "malati"), che chi lo varca pensi  solo a "vendere" meglio una merce che tutti sanno ormai essere la prima merce del primo mestiere del mondo?? Ma si sa,  dove c'è mestiere, da tener ben presente, c'è sempre un datore di lavoro dall'altra parte...

Cosa "tiene" in piedi la poesia? Oggi? Ancora il sesso? O lo tiene in piedi ogni Casa Editrice? Si dice spesso, in gergo: la Poesia non "tira". Cos'è che "tira", allora? Ecco allora che le risposte ovvie arrivano senza più nemmeno darle.

Penso a tanti di quei tutti oggi, (Apollinaire è un bambino al confronto!)  e a quanto non mi siano mai piaciuti...
Cosa può esserci di così antierotico quanto una descrizione particolareggiata delle proprie o altrui nudità in forma di poesia o romanzo? Mah! Bukowski al confronto da apprezzare proprio per la sua scelta decisamente "oltre".

Sarà davvero che amare scrivere per molti è solo un  sublimar di pulsioni di carne e basta...  Sperma, sangue e...
Se davvero è così si arriverà tutti, come ho già paventavo anni fa, allo svisceramento e alle scarnificazioni superdescritte applaudite coralmente da chi di sesso e e di porno si ammalerà sempre di più. Rimanendone sempre più assuefatti. Dipendenti, quindi.
Insomma fare da pusher a questa gabbia di matti. Questo il destino del poeta e dello scrittore.

Ma scrivere di Morte è ben altro, per la Poesia.
La propria sessualità è ciò che più intima la si tiene,  meglio si sublima, più si sublima più si è vicini al suggerire Eros tra le righe e che finalmente trabocchi! non più dalle descrizioni, piuttosto ridicole spesso, di  culi o tette o peni in distillazio(ne)... ma da ciò che senza un vero Poeta o uno scrittore/Poeta mai si riuscirà  più a ri_trovare...

Esiste il porno schietto.  Perché far gli ipocriti in forma poetica? Il contenuto porta agli stessi risultati.

...


Dioy©_dal diarioBlog di come  diventare sempre più "impopolari" 

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai colto il punto essenziale dell'umanità.
Argomento fondamentale.
Proprio la privazione e la repressione delle pulsioni sessuali hanno da sempre cagionato arte, formato culture o religioni e rovinato vite; da un certo punto di vista dovremmo rendere grazie per cotanta trasformazione da impulso sessuale a creatività: una vera trasformazione energetica.
D'altronde lo stesso impulso sessuale è quella cosa tanto passionale quanto più la si reprime. E tanto più insipida quanto più ne si abusa.

JlZAlN0

Dioydea ha detto...

incomincio a preoccuparmi... dato che incomincio ad essere compresa... eh eh :)
GRAZIE Jiz del tuo intervento ad hoc:)

Dioydea ha detto...

ma il problema rimane: si è più "maialoni" facendo sesso o sublimandolo in poesia? in romanzi? Dov'è finito Eros? colui il quale al solo "come si può sbucciare una caramella" t
i dice tutto di ciò che ad altri manca? e che mai capiranno stando agli standard?

Anonimo ha detto...

Si è più "maialoni" sublimandolo in poesia, certamente.
L'atto sessuale è "porcello" solo finché non viene consumato; l'istante dopo è già una banalità.

JlZAlN0

Dioydea ha detto...

.. eh eh. spesso banali anche i porcelli, nel durante:))
ciao Jiz..

Dioydea ha detto...

RICEVUTI QUESTI COMMENTi dove hoo postato in fb lo stesso testo, li riporto qui nel BLOG:

Simonetta Della Scala
Mah un piccolissimo apporto, non credo proprio, contrariamente al concetto di sublimazione di freudiana memoria, che qui Jizzianao usa quale fosse approvato dal senso comune (e lo è, ma non dal mio), che solo la sublimazione degli istinti ...carnali porti all'arte... affatto, i miei periodi più lucidi e creativi sono stati quelli in cui il mio corpo si autopercepiva erotizzato (marcuse docet) e non relegatao alla falsa liberazione della genitalità (marcuse sempre docet), edunque libero di vivere tutto affatto castrato e necessitante di sublimazione, allora sì ch ela mia speculazione si faceva più sottile, capillare, intensa, astratta... nella coincidentia oppositorum...Mostra tutto
Ieri alle ore 9.41 ·

Dioydea Dioy certo! e mi pare anche ovvio (non è affatto un piccolo apporto!)
Ieri alle ore 10.07 ·

Dioydea Dioy
‎______ma è vero anche che sublimando desideri (che un tempo soprattutto) non vengono carnalmente vissuti si arriva a convergere la "libido" verso qualcosa che di solito chiamasi Arte. Ma da sottolineare bene che non tutta l'arte è Arte. Chiamasi arte anche qualsiasi mestiere, purtroppo. Forse ho risposto? forse no? .. dimmi Simonetta...
Ieri alle ore 10.11 ·

Simonetta Della Scala
Per me la faccenda dell'energia, della lucidità, nonché della fase creativa, attengono comunque non ad un fatto di repressione di sorta, e questo lo derivo più che da concettualità assimiliate, proprio da un fatto esperienziale... la repres...sione, se così la volgiamo chiamare, ma non in senso frudianao o psicoanalitico please (sono completamente antifreudiana!!!), esiste nell'autolimitazione ed autocoercizione ma spesso ha, come bieca coda, la sopressione stessa di quell'energia di attivazione necessaira anche al processo di liebro scambio neuronale, di fluidità cristallina nei collegamenti... non so se sono riuscita ad essere abbastanza comunictaiva in questa mia... mmm... e concludo: se di repressione, non mi va tanto di parlare in positivo, parlo invece con gran piacere della conflittualità, anche sottesa, viva, irrisolta, essa con le sue polarità, pur nel fascio di nervi che reca indosso, sì che è creativa, volendo... :)Mostra tutto
Ieri alle ore 10.20

Dioydea ha detto...

e ancora:____
Dioydea Dioy
se ho ben capito diciamo qualcosa di pacificamente simile, allora!:)) Proprio da sottolineare infatti il "negativo" di quel tipo di repressione che porta ad una scrittura davvero "lasciva", spesso. D'accordo che tu sia antifreudiana, mi com...piaccio alla grande:) Dunque dicevamo che se è anche vero, in parte, che chi non vede ci sente meglio perché acuisce un altro senso è anche vero che ciò che "sente" non è del tutto scevro di "carenze" di diverso tipo. La sessualità repressa non è infatti ciò che voleva certo suggerire il mio post e non penso neppure che Pessoa sottindesse questo, quindi mi pare di capire che tu Simonetta ti riferisca solo a ciò che Jizaino, nel suo commento, sembra approvare come "mezzo" per esprimere Arte? mmm... sembrerebbe dica questo? mm... forse ci sarebbe da diremagari che di letteratura di repressi sessuali ne abbiamo fin troppo sopra i capelli? per non parlar di così dette "palle" ? Se intendi così EwwiWa. Ciò che però sembra repressione a volte, a portare a cose di basso interesse erotico scribacchino, è anche solo un desiderio sfrenato di appartenere al mondo come seduttori di richiamo usando il poetico, le parole... e a letto consumare con la propria metà ignara eh eh :)
Ieri alle ore 10.35 ·

Simonetta Della Scala
Sì mi appuntavo sul discorso apparentemente lineare di Jizaino che non condivido... il tuo post mi parla invece ( ed ivi condivido altamente) del sensazionalismo non erotico bensì pornografico ammantato di guanti di seta della pseudoarte in... genere, che premendo sullo choc della nudità in senso ampio (azioni paole etc...) la inflaziona e non sa parlare alla corrente di eros che pulsa in un corpo erotizzato ma incarna il refrain, sempre lo stesso, della genitalità spiattellata, e sì della repressione ad essa sottesa dal sistema, repressione che ci fa credere quella falsa libertà, una libertà, che ci vuol convincere che l'allentamento dei costumi sia una conquista mentre il corpo di un operaio (marcuse etc...) o di chicchessia, vessato da 12 ore in fabbrica, o viziato dal non pensare, non sente più nulla davvero (se non un eutimìa davvero davvero superficialissima)...
Ieri alle ore 11.28 ·

Dioydea Dioy
io credo che... che copioincollerò questi commenti al BLOG... Ciao