- Capire bene perché G. DEBORD mi sta sulle palle. Cambierei ogni sua frase, concetto e non concetto... ma mi sembrerebbe fargli piacere. Quindi dovrei solo capire bene così che in ogni sua citazione, per esempio non accetto (più) nulla.
- «... Detournement è la libera appropriazione delle creazioni altrui. Detournement è decontestualizzazione. Va da sé che uno non è limitato al correggere lavori esistenti o integrare diversi frammenti di lavori scaduti in una nuova opera: si può altresì alterare il significato di questi frammenti in qualunque modo, lasciando gli imbecilli al loro profuso mantenimento delle virgolette».
- ... quindi vedere come non finire nella Storia come semplice situazionista o neosituazionista... prendendo quindi le distanze da ciò che è già dato: cambiarlo infatti aggiungendo di mio o togliendo ciò che non mi va bene non è mai stato il mio vero iter creativo. Di solito il salto lo faccio da me... è me stessa che supero, è i miei testi, immagini.... che declasso, incido, deturpo, salvo, codifico, tengo, accorcio, devio, realizzo, capisco... quelle degli altri sono scalini che mi lascio solo dietro. O davanti.
- Usassi infatti le stesse dinamiche date mi sentirei solo di combattere una battaglia con le stesse armi scelte dal situazionismo: oggi non serve nemmeno più dichiarare quanto sia ridicolo star lì ancora a blaterarsela sulle proprietà intellettuali o meno. Il Plagio non solo non è più necessario ma si è confermato troppo spesso sintomo di morte. Di Caos. Un cosmo di Caos poco creativo, in ruberie periferiche da sbando. Si ricicla sempre la stessa mistura altrui senza grandi aggiunte personali.
- fossero solo gli intellettuali artistinonpiùartistieperquestomotivoartisti.... allora sì che da questo caos tra scorri_bande, verrebbe fuori un po' di ordine.
- Una cosa è l'amore per il caos e una cosa è il caos. Io preferisco il primo. Da quello nasce infatti tutto l'ancora impensato altrui: c'è quindi da pensare! Ho qualche speranza, non di riuscita personale bensì di ri_uscita dall' ordinato pensare altrui e la sgusciata veloce dal troppo caotico girovagare d'altri, lungo i vari pendii da plagio organizzato. Omologato. I tempi lo richiedevano. Ora è solo abuso e riciclo senza palle. Mi tocca!
- Che palle!
06 maggio, 2010
#) APPUNTI DI STUDIO PER DOMANI
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2 commenti:
che bisogno hanno gli artisti di crearsi da se un movimento per la loro idea politico-artistica?
le definizioni date ai movimenti culturali sono una cosa che può dare un critico o uno storico, magari a posteriori, per distinguere un certo periodo e un certo contesto.
forse è appunto la mancanza di qualcuno che li faccia "entrare nella storia".
JlZAlN0
Oh, bene... almeno si entra più strettamente in un dialogo domande, provocazioni e risposte in attesa di chi, come concordato, dovrebbe fare di questo blog un elaborato da presentare all'Università della Sapienza si Diari d'Artista. Nella Storia, Jizai (che anonimo non è per niente...:)ti ci infila anche e solo uno studente, oggi, un critico, uno storico (sempre un po'tardi, questo)... ma non è questo il problema -(quanto odio questa frase!!! che centrano i problemi??)- semmai è da vedere a monte... ma ti risponderò meglio nel post che sto per pubblicare. Penso che infatti nel tema che voglio trattare oggi dopo gli"APPUNTI DI STUDIO PER DOMANI" di ieri__:), ci sia proprio la risposta anche alla tua domanda.
Tieniti in onda...
dioy
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