09 aprile, 2010

7) PROVE di RESISTENZA e.... JOE CAPANNA



sono le quasi cinque
sono quasi le 5
sono le albe
sono perplessa       
sono assonnata
sono
sono sono
sono solo suono
SONOSOLOSUONO________________http://sonosolosuono.blog.tiscali.it/?doing_wp_cron
Chissà perché
questo BLOG non l'ho più aggiornato...

__________________________________











la prova di RESISTENZA è terminata.










 Oggi, anzi ieri
ho scritto una PostalCard DIGITALE  x AQ...

__________________



















Questo sotto è  Street's Animal
l'animale guida dei miei BLOG...
anche quindi di WEMAIDEN...





































_______Ripensavo a Joe Capanna, oggi
_____________
___




Sono esatti contrari

quelli che acquistano impagabili sforzi

----su cui tacere sgomenti

l'asse dei cervelli duri
E allora? dovremmo star tutti  zitti
 sui banchi di scuole distrutte 

i bambini ignari di tutto
__varchi aldilà del ritegno__
banche scevre da ogni paura...

Scalzano, ridono, sbandano i solchi di Storia 
stralci di ogni miseria...
all'unisono girano i sogni di ognuno__
dai reticolati colano sangue da tuberi amari
sulla soglia delle ondate ----quelle di ogni pensiero torbido
 _____
camminano pensieri reconditi__disturbano la quiete di ora

sodalizi di eterno sussurrati all'orecchio di Ignoto
mai a varcare paura___________mai a silenziare davanti al mistero...

Si uccide per vendetta, per odio... E per fame?

si sgozza il nodo al pettine______si stempiano le donne
a pensare

si ammonticchiano i pareri discordanti tra sud e nord

Vecchie storie della Storia, ancora...

Mi svantaggio di un assolo___
ora
mentre l'oscar viene dato a nuovi coloni di giornata

e questo spazza via tutti i pensieri, le stelle e pure le galassie
rimane un riverbero di luce________
un fanale che fa acqua...
 nel lobo temporale di Joe Capanna

miscuglio di vino ed alcol degradato a morte

sul ciglio della street, al cassonetto

sul ciglio di quell'onda fissa del suo sguardo

il suo puzzo organico 
a sonda del suo volo giù dal ponte


genuflesso a quel dio che non l'ha  mai ascoltato

A raccolta i coloni pupazzi...  e qualche indigeno

per curiosità userebbero pure la senape

su quell'hamburger di carne ormai riversa

un dio senza più croce

un dio senza  capanna

un senza  tetto come è sempre stato

Si aggirano i girini del nulla

nuotano impavidi sugli umori micidiali della morte
Solo miserie, vibrazioni perse in critica

in sgualcite analisi del dopo...
Chi era, chi non era...

Le leggi del dopo stolte, umanoidi in ciclostile
incravattati al palo del loro Dio denaro,
guardano, bisbigliano dinieghi al raso suolo...

lo lo vidi una volta sola in vita,  Joe...
le gambe per aria riverso___

ad insozzarsi il muso dentro al suo bidone
poi to'!!  una coscia di pollo spolpata!
non gli sembrò vero...
e poi  ne uscì fuori
stravolto, assorto
era triste,  beato...



_2007

Nessun commento: