My Nick "DIOYDEA" is DEAD____(2004_2011)____
IL BLOG CHIUDE.
@___A PEZZI e A"MORS"
18/09/2005
Aggancio a parole già trovate
sull’avere già cercato
Cosa trovi?
ad anello burocratico
il pensiero scuola -parola
barcolla a copia incolla
sul selciato ?
già …
l'A _mors sempre all’ombra della vita
orgasmatico strisciare sulla scia
a s-frutto
a giacere
sotto zavorre altrui
andare
non più semi
da sparare a cerbottana
per poi l’attesa
di solo carichi a raccolta
altrui carichi a passare
______A RITROSO DI MONDI SFIORATI____
15/12/2005
Dal nulla che pre-viene ora
voci antiche, urla
reclamano il mio nome
che vaga sulle scale
Infanzie s-gridate
matrice di quel vuoto
su cui sedere la pazienza
Osservamento ridotto
di saggezza mescolata
al siero infetto di quest’ansia
Onde. Onde e acqua...
Supero il quadrato. Siedo a prua
a cavalcioni di un Futuro indotto
che mi scorre sotto
Vibra l’albero maestro e strappa
a tratti, il vento_______ Il mare è nero
a tratti è argento_______________
Guardo l’asse del tempo: ___è arcuata
basculo la presa del momento
i severi tratti del mio volto
con più audaci arie a gemma
del mio sguardo ingombro
Allento allora il nodo tra i capelli
lascio
le mie s_capigliature _____vaghe
spalanco la follia dei gemiti
le voci _____a turno
a chiudere il silenzio dentro il mare
che va via____________ di sotto
Futuro in-esistere
se non come Presente
Ora. E... poi _______
sarà________Ancora
L’asse del tempo ___(di fianco)
ad arco il mio sapere
coscienza a freccia______ (ora)
_____
A te che comprendi il diverso, l’elemento,il coabitante chiaro
viaggio
nel nulla
più
abissale
___A seminare nel solco secco della tua testardaggine si rimane impavidi a non eludere se stessi
a non illudersi, con l’intuito che svetta oltre il confine della ragione; un picchetto in più,
ad ogni ora e senza meta alcuna, come scorciatoia solo una propria visione:
il tempo che comincia a circolare sempre intorno a se stesso.
Un perno, un asse dentro ad un buco di vuoto di nulla, quel nulla a cui arrivare, la vastità cosmica, interiore silenzio di suono-rumore-onda cosmica di inizio-principio, molecola-atomo, particella...
Vastità senza confini
Non più ruota. Non più raggi
Non più meta né ritorno
Spirale d’onda, formazione in essere
istante fermo dentro al tempo
grande dogma senza discussioni.
Perdere così l’incoscienza dell’inganno
lungo il binario dell’attesa... sotto.
____ALLIBITA_INTERDETTA_AGGHIACCIATA_________
29/12/2005
rosa-infranta, angustiata, devastata
incredula, schifata, contusa
filigranata, snervata, annoiata
confusa, offesa, smerigliata, azzardata
abbarbicata, affaticata, perplessa
ma nonostante tutto:
caparbiamente... indefessa
_________________________________
...
Potrei sì continuare a perlustrare spazi
particolari stanze
parchi rivestiti di alberi e vallate
sodalizi acuti di discese a piede libero
tra sassi e controbriciole
sabbie di quarzo rosa friggono
in questo piatto mio re-stare
la duna suonano a intingolo
del mesto mio serale
Un brodo di ippocampo
che porterà fortuna
ad ogni membro d’uomo
ad ogni acuta ogiva
tattile ed acquattata
in bello stacco immobile
a gronda del bel tempo
ancora da versare
(...)
Pompelmi di parole orribili a castelletto
sono, le parole...
(...)
Gracchio. Quindi sono
La fase di sequenza d’onda
è in giusta attesa
Oasi di ferma immota resa al sempre
che ora smette_____ ora conferma
Alla pari con i semi
le parole pesano sul piatto
Le ore verde-Luna
hanno schiamazzato invano
le ore argento-perla
hanno inspirato eclissi da studiare
Stempera così l’asma
in contro-vento audace
il cammino sfiora vertici ammantati
_______dal Presente circospetto
AVRAI FINITO PER ORA... DI ASCOLTAR LE TUE ONDE SPUMARE?
05/04/2007
_____
"Ein menschlicher Freund! Wollen Sie glauben, das es mich stolz und glücklich machen würde, unter Menschen einen Freund zu besitzen? Aber bislang habe ich nur unter Dämonen, Kobolden, tiefen Unholden und erkenntnisstummen Gespenstern, das heist: unter Literaten Freunde gehabt
" Thomas MANN_:"Tonio Kroger"
_
__________________________
AFORISMA : ARTISTA E POETA
12/01/2007
ARTISTA è chi "vede" e "scrive" prima degli altri ciò che gli altri gli rimproverano di avere osservato
_________________________
Scappava lontano la mano
che l’amico aveva appena baciata
Snellivo via le parole
su quel tema di Dio
e di Lui in noi
sul creare... Si
Ormai è deciso
Il film si farà sul mare
Intenti a tesser la vita
all’innocenza che va via
tra le stesse onde
in cui hanno gettato reti
di sguardi sterili
in tanti...
Poche volte sconnesse
le salde veci di chi conosce
varcano i mega Hertz
onde telepatiche
che in alpha e theta
si fan gioco del tempo
__________________________________________________
si fan viaggi nel tempo
e si incontrano personaggi ancora seduti
qui e là... in posti in cui natura è riuscita
ad eludere la mano dell’uomo...
Poteva essere Kroger ma anche chiunque altro
tra i personaggi di miliardi di altri letterati...
amici e no...
__________
_CONTINUUM (Poesia o Amore?)
28/11/2006
Ho presente il passato in cui
dal lupanare stanco di oasi diurne
raspavi il musico calzante
dalle mie risate
Su quelle stesse onde
detieni il sopra-vento
in superfici in brezze
la tua fame sazia morde ancora pane
ma vedo pascerti a morto
ormai
braccia in Tau
le braccia a rami e foglie
albero eterno sei
unico corno suona
unica corda vibra
unico tasto batte
cuore in extrasistole
cogli
e il silenzio ora
a meraviglia accade
________
____
Cosa scrivere se non che... NON Si PUò più VIVERE?
05/09/2007
_______
il caldo ormai si disfa
sottende la resa e ogni perla si perde
e rintuzza in un angolo
l’asfittica ansia va via
Ci si accoda per risuscitare da morti-vivi a vive attese a respirare un più giusto rinfresco di memorie per domani __________________________
Ma ciò che amo è stato omesso , per ragioni di stile......
_________COSì HO VOLUTO_______
01/12/2005
Così ho voluto.
Mostra suadente dl vermiglio tuo sangue
Moto perpetuo che
tra tutto il tuo bene, Mondo...
c’è anche tutto il tuo male
Che non è questo il male da benedire
e non è certo il bene, questo
… da maledire!
Cosa c’è nell’umano problema
che bene o male
sonnecchia esausto tra le due brame…
langue
in quegli stupidi espansi al divino
come in quegli stupidi istanti
di diabolici riti
Come capire che l’Amore
la passione e l'odio sono solo stupide
scale a scalini di pietre unte di credo
e/o private del sangue tuo, nero
Sei tu nel tuo sandalo bianco
Un piede nel bene
Un piede nel male
Così, in questo giusto cammino
non brami più sete
non maledici più fame
___________________________________________________
UN DUE GIUGNO SOMMESSO di chissà quando:
Ora si mettessero d’accordo
tutti quanti
Stati Partiti Papa
e Chiese e Potenti
e Onnipotenti
NOI non abbiamo nessun problema ad archiviarci
NOI non possiamo planare né ergerci alti
non siamo i cosiddetti patrioti
e nemmeno siamo ancora così affamati..
_____________
________DOMANDE... a FREDDO davanti ad un CAFFè CALDO________
18/01/2006
.
__________________
Quanto dista
la strada
per quella zona
remota??
___(A unguento
fisso
_______la nebbia
Sui resoconti,
_______la giornata...)
Ma quanto costa
la vita??
Cosa vive
più in là
di quel certo
interesse
per l’Arte??
DIVENIR LA SERA
01/02/2007
Verrò altre volte sul ciglio del tuo baratro di sguardo
a seminar gardenie all’alba e a divenir la sera
I PROPRI CONTEMPORANEI
Quando si cerca di far progredire la conoscenza e l’intelligenza umana si incontra sempre la resistenza dei contemporanei, simile a un fardello che bisogna trascinare e che grava pesantemente al suolo, ribelle a ogni sforzo. Ci si deve consolare allora con la certezza che, se i pregiudizi sono contro di noi abbiamo con noi la verità, la quale, dopo essersi unita al suo alleato, il tempo, è pienamente certa della sua vittoria, se non proprio oggi, sicuramente domani.
Arthur Schopenhauer
______________
aforisma (2007)
Il grande è sempre umile ma può essere UMILE solo se è già riconosciuto come GRANDE
INCAUTE VICINANZA COLLIMANO COL MONDO
23/01/2007
Carezze dell’ignoto
planano sulla sabbia
Sempre più sotto
nell’ orlo di confine luce
acqua acqua acqua...
acqua... che arriva
cancella ogni mia reliquia
ogni mio gesto
Fermo il calesse all’ombra del bel sogno
mi farò un caffè
«E’ dunque assolutamente necessario morire, perché finché siamo vivi manchiamo di senso, e il linguaggio della nostra vita (con cui ci esprimiamo, e a cui dunque attribuiamo la massima importanza) è intraducibile: un caos di possibilità, una ricerca di relazioni e di significati senza soluzione di continuità. La morte compie un fulmineo montaggio della nostra vita: ossia sceglie i suoi momenti veramente significativi (e non più ormai modificabili da altri possibili momenti contrari o incoerenti), e li mette in successione, facendo del nostro presente, infinito, instabile e incerto, e dunque linguisticamente non descrivibile, un passato chiaro, stabile, certo, e dunque linguisticamente ben descrivibile (nell’ambito appunto di una "Semiologia generale"). Solo grazie alla morte, la nostra vita ci serve ad esprimerci»
PierPaoloPasolini, "Empirismo eretico"
PAROLE
Tutto è stato detto. Probabilmente. Se le parole non avessero cambiato senso e i sensi le parole.
JEAN PAULHAN
_______________
Sei un’unica notte di veglia, o vita
una virgola che pattina il silenzio
di un mare da guadare
un mistero da barattare.
PASSATO E FUTURO: STORIA DI VERSI IN-VERSI
10/01/2007
cornamuse Celesti
e veli turchino
avevi, Senofonte
tra le ciglia di sposo
ad architrave salda del tuo fermo spento
e io
stentavo a starmene seduta
le gambe a mezzo
tra l’essere l’ulivo
ed il sentirmi donna
palo della cuccagna tua futura
il ventre sgonfio di incerata senza vento
e com’ è che non pensavo allora?
al siero infetto delle tue catene molli
le sbave rampicanti il germe
dei tuoi sudori gracidi?
Laddove conviene che sia
il pugnale si conficca
il verme immondo cola sangue
il mostro si a_quieta
io scivolo beata dal sonno della specie
mentre Poesia e Prosa mutano
solo troppo lentamente
...
entanglement cispose dei "quanti" in ravviso storico
mandano in visibilio al futuro le risate...
ah ah ah...
voi soli si che "adesso" in questo mio salto tempo
sarete pronti a definire il vecchio dal nefasto!
l’antico dal miscuglio delle termiti immonde
lascivia a predicare
la spina sul filo della resa
la lama che scende a ghigliottina
sulla Rosa
la testa è mozza, macho!
cola di rosso-vino
tra le spine
il camice del killer
rovente l’ascia marchia a Fu
il freddo della Storia
La "nuova" troppo da temere
La Fu Arte abusata invece
troppo ancora
solo ancora troppo
da riciclare.
recycle
réutilizer
aufbereiten
リサイクルしなさい
утилизировать
reciclar
Il grasso orgoglio fatto seccare
al sole del perdono
Sublimato in estasi
il sorriso del dolore
_____________________________
ADIEU
Rinascerò attraverso.
18/09/2005
Aggancio a parole già trovate
sull’avere già cercato
Cosa trovi?
ad anello burocratico
il pensiero scuola -parola
barcolla a copia incolla
sul selciato ?
già …
l'A _mors sempre all’ombra della vita
orgasmatico strisciare sulla scia
a s-frutto
a giacere
sotto zavorre altrui
andare
non più semi
da sparare a cerbottana
per poi l’attesa
di solo carichi a raccolta
altrui carichi a passare
______A RITROSO DI MONDI SFIORATI____
15/12/2005
Dal nulla che pre-viene ora
voci antiche, urla
reclamano il mio nome
che vaga sulle scale
Infanzie s-gridate
matrice di quel vuoto
su cui sedere la pazienza
Osservamento ridotto
di saggezza mescolata
al siero infetto di quest’ansia
Onde. Onde e acqua...
Supero il quadrato. Siedo a prua
a cavalcioni di un Futuro indotto
che mi scorre sotto
Vibra l’albero maestro e strappa
a tratti, il vento_______ Il mare è nero
a tratti è argento_______________
Guardo l’asse del tempo: ___è arcuata
basculo la presa del momento
i severi tratti del mio volto
con più audaci arie a gemma
del mio sguardo ingombro
Allento allora il nodo tra i capelli
lascio
le mie s_capigliature _____vaghe
spalanco la follia dei gemiti
le voci _____a turno
a chiudere il silenzio dentro il mare
che va via____________ di sotto
Futuro in-esistere
se non come Presente
Ora. E... poi _______
sarà________Ancora
L’asse del tempo ___(di fianco)
ad arco il mio sapere
coscienza a freccia______ (ora)
_____
A te che comprendi il diverso, l’elemento,il coabitante chiaro
viaggio
nel nulla
più
abissale
___A seminare nel solco secco della tua testardaggine si rimane impavidi a non eludere se stessi
a non illudersi, con l’intuito che svetta oltre il confine della ragione; un picchetto in più,
ad ogni ora e senza meta alcuna, come scorciatoia solo una propria visione:
il tempo che comincia a circolare sempre intorno a se stesso.
Un perno, un asse dentro ad un buco di vuoto di nulla, quel nulla a cui arrivare, la vastità cosmica, interiore silenzio di suono-rumore-onda cosmica di inizio-principio, molecola-atomo, particella...
Vastità senza confini
Non più ruota. Non più raggi
Non più meta né ritorno
Spirale d’onda, formazione in essere
istante fermo dentro al tempo
grande dogma senza discussioni.
Perdere così l’incoscienza dell’inganno
lungo il binario dell’attesa... sotto.
____ALLIBITA_INTERDETTA_AGGHIACCIATA_________
29/12/2005
rosa-infranta, angustiata, devastata
incredula, schifata, contusa
filigranata, snervata, annoiata
confusa, offesa, smerigliata, azzardata
abbarbicata, affaticata, perplessa
ma nonostante tutto:
caparbiamente... indefessa
_________________________________
...
Potrei sì continuare a perlustrare spazi
particolari stanze
parchi rivestiti di alberi e vallate
sodalizi acuti di discese a piede libero
tra sassi e controbriciole
sabbie di quarzo rosa friggono
in questo piatto mio re-stare
la duna suonano a intingolo
del mesto mio serale
Un brodo di ippocampo
che porterà fortuna
ad ogni membro d’uomo
ad ogni acuta ogiva
tattile ed acquattata
in bello stacco immobile
a gronda del bel tempo
ancora da versare
(...)
Pompelmi di parole orribili a castelletto
sono, le parole...
(...)
Gracchio. Quindi sono
La fase di sequenza d’onda
è in giusta attesa
Oasi di ferma immota resa al sempre
che ora smette_____ ora conferma
Alla pari con i semi
le parole pesano sul piatto
Le ore verde-Luna
hanno schiamazzato invano
le ore argento-perla
hanno inspirato eclissi da studiare
Stempera così l’asma
in contro-vento audace
il cammino sfiora vertici ammantati
_______dal Presente circospetto
AVRAI FINITO PER ORA... DI ASCOLTAR LE TUE ONDE SPUMARE?
05/04/2007
_____
"Ein menschlicher Freund! Wollen Sie glauben, das es mich stolz und glücklich machen würde, unter Menschen einen Freund zu besitzen? Aber bislang habe ich nur unter Dämonen, Kobolden, tiefen Unholden und erkenntnisstummen Gespenstern, das heist: unter Literaten Freunde gehabt
" Thomas MANN_:"Tonio Kroger"
_
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AFORISMA : ARTISTA E POETA
12/01/2007
ARTISTA è chi "vede" e "scrive" prima degli altri ciò che gli altri gli rimproverano di avere osservato
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Scappava lontano la mano
che l’amico aveva appena baciata
Snellivo via le parole
su quel tema di Dio
e di Lui in noi
sul creare... Si
Ormai è deciso
Il film si farà sul mare
Intenti a tesser la vita
all’innocenza che va via
tra le stesse onde
in cui hanno gettato reti
di sguardi sterili
in tanti...
Poche volte sconnesse
le salde veci di chi conosce
varcano i mega Hertz
onde telepatiche
che in alpha e theta
si fan gioco del tempo
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si fan viaggi nel tempo
e si incontrano personaggi ancora seduti
qui e là... in posti in cui natura è riuscita
ad eludere la mano dell’uomo...
Poteva essere Kroger ma anche chiunque altro
tra i personaggi di miliardi di altri letterati...
amici e no...
__________
_CONTINUUM (Poesia o Amore?)
28/11/2006
Ho presente il passato in cui
dal lupanare stanco di oasi diurne
raspavi il musico calzante
dalle mie risate
Su quelle stesse onde
detieni il sopra-vento
in superfici in brezze
la tua fame sazia morde ancora pane
ma vedo pascerti a morto
ormai
braccia in Tau
le braccia a rami e foglie
albero eterno sei
unico corno suona
unica corda vibra
unico tasto batte
cuore in extrasistole
cogli
e il silenzio ora
a meraviglia accade
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____
BISOGNA RESISTERE
24/07/2007
Il ’900 era ormai andato quando si commise l’arroganza di pensare al nuovo secolo come a una nuova chance per buttare al cesso il vecchio.
Il "vecchio".
Sbagliano ogni anno. Ogni secolo. Tutti.
Bisognerebbe infatti buttare al cesso i "vecchi". Si. Tutti. Non il vecchio anno che va via.
E questo lo dico non certo per salvare i "giovani".
Quelli... [almeno tanti son già belli che vecchi!] te li raccomando!
Le menti vecchie, ecco.
I vecchi imbecilli
Quelli si
Il vecchiume
Il pattume indifferenziato
Appena calibrai l’asse del cordoglio mi vantai però d’essere anch’io al nuovo inizio
e in piena esperienza evolutiva.
Ma così, come nelle oasi del pensare, turba la pausa, stanzia la resa, s’ode il silenzio.
Bisogna resistere.
Nel vuoto della Storia.
Nel buco nero dell’illusione.
I nodi all’angolo ed il pettine conficcato in gola ci rende Maggio al calendario delle assenze. Equinozi di noia. Ozio dell’estremo saluto al proprio non agio al fare.
Vitalità in branda.
Letti d’emergenza alcuni versi in fiacca
sbandano paura al forcipe d’abbandono
24/07/2007
Il ’900 era ormai andato quando si commise l’arroganza di pensare al nuovo secolo come a una nuova chance per buttare al cesso il vecchio.
Il "vecchio".
Sbagliano ogni anno. Ogni secolo. Tutti.
Bisognerebbe infatti buttare al cesso i "vecchi". Si. Tutti. Non il vecchio anno che va via.
E questo lo dico non certo per salvare i "giovani".
Quelli... [almeno tanti son già belli che vecchi!] te li raccomando!
Le menti vecchie, ecco.
I vecchi imbecilli
Quelli si
Il vecchiume
Il pattume indifferenziato
Appena calibrai l’asse del cordoglio mi vantai però d’essere anch’io al nuovo inizio
e in piena esperienza evolutiva.
Ma così, come nelle oasi del pensare, turba la pausa, stanzia la resa, s’ode il silenzio.
Bisogna resistere.
Nel vuoto della Storia.
Nel buco nero dell’illusione.
I nodi all’angolo ed il pettine conficcato in gola ci rende Maggio al calendario delle assenze. Equinozi di noia. Ozio dell’estremo saluto al proprio non agio al fare.
Vitalità in branda.
Letti d’emergenza alcuni versi in fiacca
sbandano paura al forcipe d’abbandono
Cosa scrivere se non che... NON Si PUò più VIVERE?
05/09/2007
_______
il caldo ormai si disfa
sottende la resa e ogni perla si perde
e rintuzza in un angolo
l’asfittica ansia va via
Ci si accoda per risuscitare da morti-vivi a vive attese a respirare un più giusto rinfresco di memorie per domani __________________________
Ma ciò che amo è stato omesso , per ragioni di stile......
_________COSì HO VOLUTO_______
01/12/2005
Così ho voluto.
Mostra suadente dl vermiglio tuo sangue
Moto perpetuo che
tra tutto il tuo bene, Mondo...
c’è anche tutto il tuo male
Che non è questo il male da benedire
e non è certo il bene, questo
… da maledire!
Cosa c’è nell’umano problema
che bene o male
sonnecchia esausto tra le due brame…
langue
in quegli stupidi espansi al divino
come in quegli stupidi istanti
di diabolici riti
Come capire che l’Amore
la passione e l'odio sono solo stupide
scale a scalini di pietre unte di credo
e/o private del sangue tuo, nero
Sei tu nel tuo sandalo bianco
Un piede nel bene
Un piede nel male
Così, in questo giusto cammino
non brami più sete
non maledici più fame
___________________________________________________
UN DUE GIUGNO SOMMESSO di chissà quando:
Ora si mettessero d’accordo
tutti quanti
Stati Partiti Papa
e Chiese e Potenti
e Onnipotenti
NOI non abbiamo nessun problema ad archiviarci
NOI non possiamo planare né ergerci alti
non siamo i cosiddetti patrioti
e nemmeno siamo ancora così affamati..
_____________
________DOMANDE... a FREDDO davanti ad un CAFFè CALDO________
18/01/2006
.
__________________
Quanto dista
la strada
per quella zona
remota??
___(A unguento
fisso
_______la nebbia
Sui resoconti,
_______la giornata...)
Ma quanto costa
la vita??
Cosa vive
più in là
di quel certo
interesse
per l’Arte??
DIVENIR LA SERA
01/02/2007
Verrò altre volte sul ciglio del tuo baratro di sguardo
a seminar gardenie all’alba e a divenir la sera
AH!: DONT’TRASLATE ME
(Romanzo a puntate)
09/02/2007
PREFAZIONE
Vorrei proporre una nuova logica di visione circa la coerenza con cui s-programmare gli antefatti e progettare l’andirivieni del presente, che già di per sé risulterebbe s-programmabile nel “rivieni “ e programmabile solo nell’ “andi “ , e qui , conservata la paura nel refrigerio del recondito di ieri, si ri-solleva la dinamica del “ fare, su cui poesia d’altronde siede. So che sarà necessario usare un linguaggio più alla portata del lettore… che ha fretta di capire e di finire, quindi dovrò andare per gradi e inizierò con il mettere dei confini in rosso e dei divieti in viola geranio. Ma se la realtà è quella strana metamorfosi del sogno creduto che ogni giorno accompagna al cancello e poi si risiede in salotto, toccherà ri-inseguire tutti gli specchi che già mi hanno visto e il mio sogno però verrebbe interrotto da troppi altri illustri pensieri, e quindi per s-programmare il tutto non basterebbe iniziare un nuovo sogno ma cambiare a priori la realtà servendosi, appunto, di una visione diversa di come osservarla e di logica conseguenza di come anche sognarla. Quindi di come scriverla.
PRIMA PUNTATA
Ora qui ci vorrebbe una di quelle frasi ad effetto del tipo… mmmmm...
Lo stesso giorno in cui uccise Arte già di per sé spersa tra culi e tette dentro al mercato cieco di altrui anime imbecilli, si ripromise di essere “normale” e incominciò il suo cheto imitare altri modi di fare più sociali, più diplomatici sorrisi e si prestò ai soliti giochetti dei doppisensi che sembravano l’alfabeto della comunicazione dei più vincenti intorno. Dal dirupo dei suoi sensi ancora non del tutto inesplorati sentì premere un paletto sul cuore, un colpo dato per sbaglio o meglio forse per errore o fallo ma una immagine di un non-io di donna, incontrata per caso nella sua memoria prese spazio e si mosse tutto intorno e le tende brillarono d’incanto e non fu più sola in quella sera lungo il luogo di un misfatto ricordato, quello stesso luogo dell’inaspettato arrivo della strage di tutto ciò che di più banale c’è in tutto questo film - immagine al massacro; di anime carnefici; di suicidi di massa... “Mai un bacio” si disse, “mi diede per sbaglio, né mai per errore, né tantomeno per fallo. Solo devozione, a monte di ogni bacio, e desiderio puro, spontaneamente mirato: a me, soltanto.” In un giorno solo, in quel mattino in cui la metamorfosi dall’intrinseco viaggio all’interno del proprio-io in disarmo si mutò in un abbraccio caldo ricordato, colse il senso atavico del “sempre” e ogni Klimt sembrava ormai finto ed ogni altro bacio le sembrò falso e solo quel respiro ravvicinato ad ogni istante, le sembrò più eterno. Mai più lasciò che altri interrompessero quel suo alterco algebrico in ritmi a stillicidio metodico, quello che stringe a strazio i resoconti di giornata perché, si sa, volgerà sempre a sera la testardaggine del sole; e senza orgoglio né pulsioni d’altro tipo le si illuminò a giorno la notte e tutte le lune di passaggio nei quarti, le nuove, le piene, a rimarcar maestre tutte le piaghe e i netti contrasti delle doglie stanche. Il vivere illuso di un attimo perpendicolare al suo esistere intagliò a fette il disarmo della mente e la scagliò lontano oltre il portico dell’io e giunse fino a me. Brandivo io la sua paura ormai al rendiconto (...)
,____(etc... etc...)
(Romanzo a puntate)
09/02/2007
PREFAZIONE
Vorrei proporre una nuova logica di visione circa la coerenza con cui s-programmare gli antefatti e progettare l’andirivieni del presente, che già di per sé risulterebbe s-programmabile nel “rivieni “ e programmabile solo nell’ “andi “ , e qui , conservata la paura nel refrigerio del recondito di ieri, si ri-solleva la dinamica del “ fare, su cui poesia d’altronde siede. So che sarà necessario usare un linguaggio più alla portata del lettore… che ha fretta di capire e di finire, quindi dovrò andare per gradi e inizierò con il mettere dei confini in rosso e dei divieti in viola geranio. Ma se la realtà è quella strana metamorfosi del sogno creduto che ogni giorno accompagna al cancello e poi si risiede in salotto, toccherà ri-inseguire tutti gli specchi che già mi hanno visto e il mio sogno però verrebbe interrotto da troppi altri illustri pensieri, e quindi per s-programmare il tutto non basterebbe iniziare un nuovo sogno ma cambiare a priori la realtà servendosi, appunto, di una visione diversa di come osservarla e di logica conseguenza di come anche sognarla. Quindi di come scriverla.
PRIMA PUNTATA
Ora qui ci vorrebbe una di quelle frasi ad effetto del tipo… mmmmm...
Lo stesso giorno in cui uccise Arte già di per sé spersa tra culi e tette dentro al mercato cieco di altrui anime imbecilli, si ripromise di essere “normale” e incominciò il suo cheto imitare altri modi di fare più sociali, più diplomatici sorrisi e si prestò ai soliti giochetti dei doppisensi che sembravano l’alfabeto della comunicazione dei più vincenti intorno. Dal dirupo dei suoi sensi ancora non del tutto inesplorati sentì premere un paletto sul cuore, un colpo dato per sbaglio o meglio forse per errore o fallo ma una immagine di un non-io di donna, incontrata per caso nella sua memoria prese spazio e si mosse tutto intorno e le tende brillarono d’incanto e non fu più sola in quella sera lungo il luogo di un misfatto ricordato, quello stesso luogo dell’inaspettato arrivo della strage di tutto ciò che di più banale c’è in tutto questo film - immagine al massacro; di anime carnefici; di suicidi di massa... “Mai un bacio” si disse, “mi diede per sbaglio, né mai per errore, né tantomeno per fallo. Solo devozione, a monte di ogni bacio, e desiderio puro, spontaneamente mirato: a me, soltanto.” In un giorno solo, in quel mattino in cui la metamorfosi dall’intrinseco viaggio all’interno del proprio-io in disarmo si mutò in un abbraccio caldo ricordato, colse il senso atavico del “sempre” e ogni Klimt sembrava ormai finto ed ogni altro bacio le sembrò falso e solo quel respiro ravvicinato ad ogni istante, le sembrò più eterno. Mai più lasciò che altri interrompessero quel suo alterco algebrico in ritmi a stillicidio metodico, quello che stringe a strazio i resoconti di giornata perché, si sa, volgerà sempre a sera la testardaggine del sole; e senza orgoglio né pulsioni d’altro tipo le si illuminò a giorno la notte e tutte le lune di passaggio nei quarti, le nuove, le piene, a rimarcar maestre tutte le piaghe e i netti contrasti delle doglie stanche. Il vivere illuso di un attimo perpendicolare al suo esistere intagliò a fette il disarmo della mente e la scagliò lontano oltre il portico dell’io e giunse fino a me. Brandivo io la sua paura ormai al rendiconto (...)
,____(etc... etc...)
I PROPRI CONTEMPORANEI
Quando si cerca di far progredire la conoscenza e l’intelligenza umana si incontra sempre la resistenza dei contemporanei, simile a un fardello che bisogna trascinare e che grava pesantemente al suolo, ribelle a ogni sforzo. Ci si deve consolare allora con la certezza che, se i pregiudizi sono contro di noi abbiamo con noi la verità, la quale, dopo essersi unita al suo alleato, il tempo, è pienamente certa della sua vittoria, se non proprio oggi, sicuramente domani.
Arthur Schopenhauer
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aforisma (2007)
Il grande è sempre umile ma può essere UMILE solo se è già riconosciuto come GRANDE
INCAUTE VICINANZA COLLIMANO COL MONDO
23/01/2007
Carezze dell’ignoto
planano sulla sabbia
Sempre più sotto
nell’ orlo di confine luce
acqua acqua acqua...
acqua... che arriva
cancella ogni mia reliquia
ogni mio gesto
Fermo il calesse all’ombra del bel sogno
mi farò un caffè
«E’ dunque assolutamente necessario morire, perché finché siamo vivi manchiamo di senso, e il linguaggio della nostra vita (con cui ci esprimiamo, e a cui dunque attribuiamo la massima importanza) è intraducibile: un caos di possibilità, una ricerca di relazioni e di significati senza soluzione di continuità. La morte compie un fulmineo montaggio della nostra vita: ossia sceglie i suoi momenti veramente significativi (e non più ormai modificabili da altri possibili momenti contrari o incoerenti), e li mette in successione, facendo del nostro presente, infinito, instabile e incerto, e dunque linguisticamente non descrivibile, un passato chiaro, stabile, certo, e dunque linguisticamente ben descrivibile (nell’ambito appunto di una "Semiologia generale"). Solo grazie alla morte, la nostra vita ci serve ad esprimerci»
PierPaoloPasolini, "Empirismo eretico"
PAROLE
Tutto è stato detto. Probabilmente. Se le parole non avessero cambiato senso e i sensi le parole.
JEAN PAULHAN
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Sei un’unica notte di veglia, o vita
una virgola che pattina il silenzio
di un mare da guadare
un mistero da barattare.
PASSATO E FUTURO: STORIA DI VERSI IN-VERSI
10/01/2007
cornamuse Celesti
e veli turchino
avevi, Senofonte
tra le ciglia di sposo
ad architrave salda del tuo fermo spento
e io
stentavo a starmene seduta
le gambe a mezzo
tra l’essere l’ulivo
ed il sentirmi donna
palo della cuccagna tua futura
il ventre sgonfio di incerata senza vento
e com’ è che non pensavo allora?
al siero infetto delle tue catene molli
le sbave rampicanti il germe
dei tuoi sudori gracidi?
Laddove conviene che sia
il pugnale si conficca
il verme immondo cola sangue
il mostro si a_quieta
io scivolo beata dal sonno della specie
mentre Poesia e Prosa mutano
solo troppo lentamente
...
entanglement cispose dei "quanti" in ravviso storico
mandano in visibilio al futuro le risate...
ah ah ah...
voi soli si che "adesso" in questo mio salto tempo
sarete pronti a definire il vecchio dal nefasto!
l’antico dal miscuglio delle termiti immonde
lascivia a predicare
la spina sul filo della resa
la lama che scende a ghigliottina
sulla Rosa
la testa è mozza, macho!
cola di rosso-vino
tra le spine
il camice del killer
rovente l’ascia marchia a Fu
il freddo della Storia
La "nuova" troppo da temere
La Fu Arte abusata invece
troppo ancora
solo ancora troppo
da riciclare.
recycle
réutilizer
aufbereiten
リサイクルしなさい
утилизировать
reciclar
Il grasso orgoglio fatto seccare
al sole del perdono
Sublimato in estasi
il sorriso del dolore
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ADIEU
Rinascerò attraverso.